Campionati Italiani di Iaidō 2024

Il 10 e 11 febbraio 2024 a Modena si sono tenuti i Campionati Italiani di Iaidō, a cui hanno partecipato Carlo, Diana e Sofia. Carlo si è classificato primo nella competizione individuale della categoria Yondan e domenica Diana ha ricevuto il premio Fighting Spirit per la competizione a squadre, dove i nostri sono usciti contro la squadra poi vincitrice.

Carlo con la coppa del primo classificato categoria 4 Dan

Un vero lavoro di squadra, non solo dei tre partecipanti ma del dojō intero e per questo un risultato condiviso da tutti noi del Mu Mun Kwan Milano.

Campionati Europei Iaidō 2023

Dopo l’Europeo di Iaidō conclusosi domenica scorsa, la nostra Diana Benevelli, Team Manager della Nazionale per quest’anno, condivide con noi alcune riflessioni sull’esperienza vissuta e sul suo significato.
“E’ stato molto emozionante poter essere lì con la Squadra, schierarsi tutti insieme e collaborare. Sono stupita di come sia stata un’esperienza per certi versi completamente diversa da tutti gli altri allenamenti della Nazionale e allo stesso tempo sia stata incredibilmente familiare: l’atmosfera che si respirava era la stessa, quella di un gruppo di amici che si ritrovano e perseguono un obiettivo comune. La determinazione che bruciava in tutti noi era ancora maggiore, certo, ma si vedeva che era frutto di ciò che è stato fatto nell’anno precedente.
Tutto e tutti, dalle sere in dojō alle trasferte per gli stage più grandi, dal nuovo arrivato al senpai (ndt, un praticante con maggiore esperienza) hanno contribuito ad arrivare a questo traguardo.
Perchè da tutti si può imparare, al Mu Mun Kwan ne siamo fermamente convinti: non importa il grado né da quanto si pratichi, anche chi entra in dojō per la prima volta ha qualcosa da insegnarci e da condividere con noi.

Quest’esperienza mi ha ricordato che, per quanto ci possa sembrare di essere soli sullo shiaijo, l’area di gara, in fondo tutti siamo lí anche per qualcun altro. In questo contesto era l’Italia, ma anche tutte le persone che hanno partecipato agli allenamenti della Nazionale ma non sono stati selezionati, chi avrebbe voluto esserci ma non ha potuto. Andando un po’ piú nel piccolo, anche ai campionati italiani non é diverso: ognuno rappresenta il suo Dojō a suo modo e tira anche per i compagni di Dojō, per dargli una spinta in piú e magari riuscirli a trascinare nello scomodo e bellissimo mondo delle gare. “Scomodo” perché io vengo colta da una nausea infinita quando devo competere e non mangio nulla finché non ci sono state le cerimonie di chiusura e mi tremano e sudano le mani come non mai. E “bellissimo” quindi? Per me sono magiche, perché quando si entra sullo shiaijo qualcosa inizia a fiorire. É un mix di determinazione, sogno, speranza e paura. Un cocktail di emozioni fortissimo ed inebriante che a me ha creato dipendenza, e non per le vittorie, anzi! Il mio sprone maggiore sono proprio le sconfitte, che ci spingono a migliorare ma non tanto per raggiungere la tal persona che ha vinto, quanto perché c’é qualcosa di migliorabile in noi. Cosí é anche piú interessante e sempre irraggiungibile. Si può sempre essere una versione migliore di noi stessi.

Ecco, per giungere a una conclusione, penso che questo Europeo mi abbia regalato non solo un sogno (primo Europeo a cui partecipo e campioni d’Europa… Mi volevano morta sul colpo) ma una nuova serenitá: ho visto come le gare possano essere un momento leggero, la bellezza della condivisione di questo momento e non il solo tenerlo per sé.

Le gare non sono il punto di arrivo ma una piccola parte del percorso. Tutto nasce nel dojo, dove si passa la maggior parte del tempo di pratica e dove affonda le radici il Rei-ho, però trovo che le competizioni siano un buon modo per mettersi alla prova e scoprire qualcosa in più di se stessi. Magari non fanno per noi, magari ci danno una spinta in più. Se non le proviamo non possiamo saperlo.

Uscire dalla comfort zone é fondamentale nelle arti marziali, ci vedo una forte affinitá con il Kintsugi, l’arte giapponese di riparare gli oggetti rotti con l’oro. In questo modo qualcosa di bello ma che dopo essersi rotto (nel caso dello iaido sarebbe il rimanere in stallo) andrebbe buttato, ha nuova vita e acquisisce valore. E questa la trovo una cosa bellissima che ha una forte risonanza nella vita di tutti i giorni.

Foto: courtesy del sito ufficiale dei 30esimi EIC

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Borgovalsugana 2023

Anche quest’anno il Mu Mun Kwan Milano ha partecipato allo stage estivo di Borgovalsugana, in Trentino, condotto dal nostro Maestro di riferimento per lo Iaidō, Miyazaki Kentaro Hanshi 8° Dan, di cui il nostro Maestro Nicola Casamassima e Carlo Cardani sono allievi.

Sono stati giorni molto intensi in cui abbiamo avuto la splendida opportunità di praticare sotto la supervisione del Maestro e grazie ai suoi consigli abbiamo potuto migliorare e portare a casa altro ancora su cui concentrarci.

A conclusione dello stage si è tenuto il 17° trofeo Ide, che ci permette di mostrare anche agli altri praticanti il lavoro fatto nei giorni precedenti. Siamo molto fieri di esserci sentiti bene e aver sentito il nostro Iaidō cambiato, oltre ai bei risultati che sono arrivati durante la competizione.

Torniamo a casa sempre arricchiti da questa esperienza, in termini di Iaidō e a livello personale.